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L’HUB SMART&Touch-ID pubblica la sua prima Challenge: Smart-therapy in riabilitazione

L’HUB SMART&Touch-ID lancia la sfida Smart-therapy in riabilitazione per la salute e il benessere delle persone con disabilità cronica. La sfida lanciata fa parte del progetto: SMART&Touch-ID l’Hub per la creazione di sistemi riabilitativi innovativi, finanziato da Regione Lombardia (POR-FESR 2014-2020) nell’ambito della Call HUB Ricerca e Innovazione.

L’HUB SMART&Touch-ID opera attraverso il lancio di sfide (challenge) in cui il mondo della riabilitazione e quello dello sviluppo tecnologico possono lavorare insieme per creare e validare soluzioni tecnologiche (dai wearable devices ai persuasive games alle soluzioni digitali a vari livelli di immersività) da integrare nei percorsi di cura di persone con malattie croniche non trasmissibili. 

Le soluzioni in cui crede l’HUB sono creative oltre che innovative (SMART) in grado di rispondere ai bisogni sia di salute sia di benessere delle persone con disabilità croniche (TOUCH), in modo personalizzato e scientificamente validato (ID).

Perché una sfida sul tema della smart-therapy. Nell’attuale scenario pandemico internazionale la smart-therapy rappresenta una sfida importante per portare strumenti terapeutici riabilitativi efficaci in un ambiente sicuro: dall’ospedale al territorio fino alla casa del paziente. È per rispondere a questa sfida che HUB lancia la sua prima challenge: Smart-therapy in riabilitazione. La challenge è indirizzata a innovator tecnologici che vogliano collaborare con l’HUB per identificare soluzioni innovative capaci di portare la terapia riabilitativa dalla clinica al domicilio. L’obiettivo è innovare con idee, soluzioni o servizi digitali la terapia riabilitativa dedicata a persone con disabilità cognitiva e/o motoria cronica. In Italia, circa il 5% della popolazione, più di 3 milioni di persone, presenta una disabilità di tipo cognitivo e/o motorio con gravi limitazioni nelle attività di vita quotidiana. L’attuale situazione legata alla pandemia da SARS-CoV-2, ha accentuato la condizione di fragilità dei soggetti anziani, riducendo ulteriormente la loro partecipazione sociale. Questi dati sottolineano l’importanza di trovare nuove modalità di cura che prendano in considerazione i bisogni specifici di questa popolazione fragile in termini di sicurezza, di personalizzazione del trattamento e di supporto al benessere.

Cos’è l’HUB SMART&Touch-ID. L’HUB è composto da un partenariato che include attori coinvolti a più livelli nella cura e nel benessere delle persone con disabilità attraverso le tecnologie abilitanti: due centri clinici (IRCCS Fondazione Don Carlo Gnocchi ONLUS, IRCCS Istituto Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli), tre aziende (ASTIR – CREATIVE TECHNOLOGY, ETT SOLUTIONS, OPEN LAB – GAMES), e due Università (Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università Carlo Cattaneo – LIUC). 

Cosa facciamo e cosa offriamo. Attraverso la challenge Smart-therapy in riabilitazione le Aziende possono proporre le loro soluzioni beneficiando di un accordo di riservatezza e di un processo che dà loro supporto e mentorship. In base alla maturità tecnologica della soluzione, partecipando alla challenge, l’Azienda potrà ricevere supporto per uno o più dei seguenti aspetti: design e sviluppo della soluzione; efficacia rispetto agli obiettivi clinici e di benessere; e valutazione di sostenibilità economica, rispondenza ai criteri regolatori ed eventuale brevettabilità. L’HUB offre inoltre supporto per condurre studi clinici di validazione (per esempio trial clinici). 

Perché partecipare. L’HUB SMART&Touch-ID è al servizio dei cittadini, degli istituti di cura, delle associazioni di assistenza presenti sul territorio e degli innovatori tecnologici. Con l’aiuto e l’esperienza di ciascuna competenza, l’HUB promuove un modello innovativo di progettualità e di sperimentazione. All’interno dell’HUB SMART&Touch-ID, grazie a questo modello, le soluzioni tecnologiche per la riabilitazione si ancorano in modo concreto ai bisogni delle persone con cronicità e trovano la strada per diventare parte integrante dei percorsi di cura. In HUB, infatti, le persone con disabilità, le aziende, e chi usa le soluzioni operano insieme. Infine, le persone, gli Enti, gli esperti sono attori della medesima rete e ne saranno i primi utilizzatori e i primi sponsor. Questo consente alle aziende di anticipare le traiettorie del mercato consolidando la propria posizione nell’ecosistema “a quattro eliche” (Centri di ricerca, Imprese, Pubblica Amministrazione e Società civile) dell’innovazione per la salute. 

Per saperne di più, visita la pagina della Challenge e iscriviti.